lunedì 20 febbraio 2017

Kasha: la colazione alla russa

Oggi il nostro piccolo sito Agape ha una presenza d'eccezione: Irina Osipova, presidente di RIM giovani Italo-Russi, ha condiviso con noi un modo salutare e diverso di fare colazione: la kasha


Ho deciso finalmente di scrivere un appunto sulla colazione che non va considerato in termini polemici, ma come un occasione di conoscere i benefici di una colazione alternativa, e non meno sana e nutriente. Fa bene anche a chi vuole dimagrire. Diverse mie conoscenze italiane hanno saputo apprezzarne il valore. Quasi tutte le varietà di grano da cui si fa la kasha si trovano nei supermercati italiani. L'esclusione è solo il grano saraceno marrone (trattato). Se in origine le kashe erano grani cotti con acqua e latte, con un pizzico di sale e zucchero, condite con un piccolo pezzettino di burro aggiunto a cottura finita, adesso vengono consumate condite con miele, frutti di bosco, uvetta, frutta, semi e noci a piacere.  I grani usati in origine erano principalmente quelli comuni (avena, riso, semolino, orzo, miglio), ma dagli anni novanta nel mercato sono apparsi i grani non meno preziosi originari dell'America Latina (amaranto, chinoa). I semi con cui è possibile arricchire la gamma nutrizionale sono anch'essi diversi: ad esempio i semi di lino, la chia (che contiene più omega 3 del pesce).

Insomma le combinazioni possono essere molteplici. Una cosa è certa: una colazione nutriente, sana, buona, ricca di vitamine e elementi nutritivi è un ottimo inizio della giornata.

Avete mai assaggiata la kasha o una pappa simile?

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