La Quaresima è un periodo dell'anno di 40 giorni che precede la Pasqua, la grande festa della Resurrezione di Cristo. La Quaresima fa parte di una stagione spirituale nota come Triodio, composto da dieci settimane precedenti la Pasqua:
- Pre-Quaresima, di tre settimane.
- Quaresima, di sei settimane.
- La Settimana Santa.
Molti sono i consigli che vengono dati per affrontare al meglio il Triodio: leggere libri spirituali, letteratura cristiana, dedicarsi di meno ai nostri hobby e più ad altre occupazioni, e in genere purificarsi dalle nostre trasgressioni. Il digiuno è in questo un esercizio spirituale.
Il Triodio è un periodo di penitenza e di riflessione spirituale, e il digiuno aiuta molto nella nostra lotta contro le tentazioni e nella nostra vita metafisica. Siamo più attenti alla preghiera se non siamo appesantiti dal troppo cibo, e magari scatta in noi la consapevolezza che, mentre io posso non mangiare per scelta, esistono anche i poveri che digiunano senza volontà, ma perché vivono nell'inedia. Ma il digiuno dalla carne, dai latticini, dal pesce e dalle uova è incompleto se non è accompagnato da un maggiore impegno spirituale (preghiera domestica, frequentazione della chiesa), sociale e riflessivo: la parabola di Luca 18:10-14 ci spiega che Dio rigetta e odia il digiuno dei farisei, cioè degli ipocriti e degli orgogliosi. Il digiuno non è l'obiettivo, ma il mezzo: il fine è tornare a Dio.
PRE-QUARESIMA
La prima domenica della "Pre-Quaresima" è dedicata alla parabola del Pubblicano e del Fariseo (Luca 18:10-14) il cui tema centrale è l'umiltà. A questo motivo, NON si digiuna la settimana che intercorre fra la Domenica del Pubblicano e del Fariseo e la Domenica del Figliol Prodigo, così chiamata a motivo della parabola letta in questo giorno (Luca 15:11-32): il tema del giorno è il ritorno al Signore: riflettiamo sul peccato e sulle conseguenze della trasgressione, e sulla speranza del ritorno. La terza Domenica è la Domenica del Giudizio Ultimo, nota anche come Domenica "Senza Carne" e si legge Matteo 25:31-46, il cui tema centrale è l'impegno nelle elemosine e nella pratica delle virtù "sociali": saremo salvati per l'amore che mostreremo verso chi ci è accanto. Si chiama Domenica Di Carnevale ("senza carne") perché è l'ultimo giorno in cui si può mangiare carne, pesce, uova.
L'ultima Domenica pre-quaresimale è chiamata Domenica dei Latticini o Domenica del Perdono: è l'ultimo giorno prima della Quaresima nel quale viene concesso di consumare latticini. Il tema centrale è Matteo 6:14-21, il perdono e il pentimento. Il giorno successivo alla Domenica dei Latticini si chiama Lunedì Puro, e non si mangia e beve niente, eccetto l'acqua.
QUARESIMA
Il digiuno quaresimale consta dei 40 giorni che precedono la Pasqua, come già detto. Il fedele si astiene dai latticini, dalle uova, dal pesce, dagli alcolici e dalla carne, e nei giorni di mercoledì e venerdì anche dell'olio (nei monasteri).
LA SETTIMANA SANTA
La Settimana Santa, ovvero i 6 giorni che precedono la Domenica di Pasqua, è il periodo finale del Triodio ed è il punto più alto (e difficile) del digiuno. La maggior parte dei fedeli consuma un pasto molto semplice a mezzodì e digiuna fino alla sera, quando poi si frequenta l'officio serale. Idealmente, prima dei Presantificati che vengono celebrati il Lunedì, il Martedì e il Mercoledì sera, dovremmo digiunare otto ore prima della Comunione. Il Giovedì Santo si digiuna fino a sera, quando viene celebrata la Liturgia in ricordo dell'Ultima Cena (e a tavola, dopo la celebrazione, è permesso il vino). Il Sabato Santo dovrebbe essere un giorno di digiuno totale.
Digiunare è difficile
I Padri consigliano di digiunare sotto la tutela di un padre spirituale coscienzioso e attento, che conosca il fedele e gli dia una regola che egli è in grado di seguire. Normalmente non viene imposto un digiuno quaresimale integro e totale ai convertiti e ai giovanissimi, ma anno dopo anno viene chiesto sempre più in accordo con la maturità della persona. Per questo è molto importante avere sempre un riferimento e una guida in una figura spirituale. NON createvi regole di digiuno che non siete poi in grado di seguire.
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