martedì 30 maggio 2017

Porrusalda, la zuppa di porri e patate dai Paesi Baschi

Il padre Ambrogio di Torino ci delizia il palato con una pietanza locale dai Paesi Baschi: la porrusalda



La porrusalda (pron. "porrusciàlda") è una delle più celebri zuppe del Paese Basco (Euskal Herria), ed è anche un buon esempio delle sorprendenti trasformazioni che si possono ottenere con la cottura lenta.

Come per gran parte della gastronomia basca, la porrusalda deve la sua fama non alle spezie o ad altre aggiunte appariscenti, ma a un attento trattamento delle verdure fresche.

Gli ingredienti sono tra i più umili (alcuni tuberi, acqua, un po' d'olio e di sale), ma la zuppa che ne risulta è molto ricca di sapore.

La ricetta è un'interpretazione di Iñaki Guridi per il blog Mostly Foodstuffs.

Ingredienti (per una casseruola)

2 cucchiai d'olio d'oliva

1 spicchio d'aglio, affettato a rondelle

3 patate rosse o gialle, pelate e rotte a pezzetti (v. avvertenza seguente)

4 porri (solo la parte bianca e verde chiaro), lavati e affettati a rondelle

4 grandi (o 6 piccole) carote, pelate e affettate a rondelle

acqua per coprire le verdure

sale secondo il gusto

Avvertenza

Tradizionalmente, le patate non si tagliano con un coltello, ma si rompono in pezzetti irregolari, che rilasciano più amido per addensare la zuppa. Per farli, far scorrere un coltellino o spelucchino fino alla metà di una patata pelata, circa 3/4 cm verso il basso, poi premere la patata tra il pollice e il coltello e torcere per liberare un pezzo quadrato (anche se, naturalmente, non sarà quadrato) di circa 3/4 cm. Ripetere fino a quando l'intera patata non sarà ridotta a pezzi grossolani.

Procedimento

Scaldate l'olio d'oliva in una casseruola larga a fuoco medio. Aggiungete l'aglio e le patate e fateli saltare per qualche minuto. Aggiungete i porri e le carote e fate saltare per un altro minuto. Aggiungete acqua fino a coprire per circa 2 centimetri e mezzo, e un po' di sale. Portate a ebollizione, quindi riducete il calore e cuocete a fuoco per circa 2 ore (o, idealmente, più a lungo) mescolando di tanto in tanto. Aggiungete sale a piacere.


On dagizula! (Buon appetito!)

mercoledì 24 maggio 2017

Il Kompot - cos'è e come si fa

Il kompot è una bevanda comune ai paesi slavi e alla Romania, alla Moldavia e in genere a tutti i paesi dell'Est Europa. Non è altro che un succo ottenuto dalla frutta bollita e dallo zucchero, e per questo è fortemente degradabile: va conservato in recipienti ermetici oppure consumato immediatamente. 

Quali sono gli ingredienti?

Una pentola d'acqua.
Zucchero secondo il proprio gusto (può anche non esserci).
Frutta: di solito vengono impiegate mele, prugne, albicocche oppure i frutti di bosco (in particolare, ribes, more e lamponi). Ricordate, ogni kompot è fatto con un solo tipo di frutta. O solo mele,o solo prugne, o solo more... non mescolate i gusti e non mescolate le frutte! 


Il kompot di prugne 

Come si produce il kompot? 

Il kompot è semplicissimo da fare: mescolate lo zucchero e l'acqua in una pentola, aggiungete la frutta che volete bollire... e fatela bollire! quando è pronta, spegnete il fuoco e lasciate riposare il kompot finché non diventa freddo. Dopodiché, ponetelo in una caraffa e lasciatelo ancora nel frigorifero prima di servirlo: il kompot si serve generalmente freddo. 

sabato 13 maggio 2017

La ricetta delle "Rose del Deserto"

Padre Ambrogio di Torino ci regala uno sfizioso spuntino, un dolce semplice e gustoso a base di cioccolata e corn flakes. 

È ormai passata la festa di mezza Pentecoste e i quaranta giorni della Pasqua stanno volgendo al termine. Uno dei "segni" del passaggio di questi giorni... nella nostra cucina è una certa quantità di uova pasquali rimaste in dispensa.

Un modo semplice, originale e tutto sommato molto sano per riciclare tutto questo cioccolato è trasformarlo in un dolce di facile realizzazione: corn flakes da colazione ricoperti da cioccolato fuso, e lasciati raffreddare in frigo. Il nome "rosa del deserto" è stato dato per la strana somiglianza di questi dolcetti con le concrezioni di cristalli di gesso provenienti da alcune zone desertiche del Sahara.


queste sono ottime da mangiare...


ma questa è meglio non assaggiarla!


Ingredienti

Ci sono solo due ingredienti di base: il cioccolato e i corn flakes.

Ovviamente, parlando di cioccolato di recupero, dobbiamo far notare che ogni tipo di cioccolato va bene, anche quello bianco, e anche in qualsiasi forma di mistura. Se abbiamo molti resti di cioccolato al latte, è bene aggiungere un po’ di cioccolato fondente amaro per far rimanere l’impasto meno liquido. Se invece usiamo solo cioccolato amaro, la preparazione andrà molto bene (...e potremo mangiare questi dolci anche in un giorno di digiuno!)

Non è strettamente indispensabile usare corn flakes (si possono usare anche il riso soffiato e altri tipi di cereali da colazione, anche in qualche forma di mistura), ma i corn flakes larghi e piatti sono essenziali per dare ai dolcetti la caratteristica forma che ricorda le concrezioni di roccia.

Ci sono ricette che prevedono l'uso di burro e/o di miele, e alcune che suggeriscono di aggiungere dello zucchero a velo nell'impasto del cioccolato fuso. Io mi limito a osservare che l'uso dello zucchero a velo può essere utile come antiaderente nella fase di raffreddamento, e come patina finale sulla superficie, per aggiungere una nota "sabbiosa" all'aspetto del dolce.

Assieme ai corn flakes si può aggiungere una granella (un trito piuttosto grossolano) di noci, nocciole, mandorle o altri semi oleosi. Questo tende a dare ai dolci un nucleo un po' più corposo.

Per chi ama gusti più gradevoli, l'aggiunta al cioccolato fuso di polvere di vaniglia (o meglio ancora, di semi di vaniglia grattati da una bacca) darà ulteriore appetibilità.

Un piccolo trucco geniale per dare una nota che ricorda i dolci natalizi è aggiungere al cioccolato fuso la scorza fresca di un mandarino o di un arancio.

Preparazione

Dobbiamo iniziare fondendo il cioccolato. Il metodo più antico e sperimentato è usare la cottura a bagnomaria. Un poco di acqua messa a bollire sul fondo di un pentolino potrà facilmente fondere in una ciotola i pezzi di cioccolato mantenendo l’impasto soffice e uniforme. Una cottura a fiamma viva è possibile, ma sconsigliata, perché rischia di far rapprendere il cioccolato in grumi che renderanno molto difficile la sua stesura sui cereali.

Come metodo alternativo, è possibile anche la fusione del cioccolato al microonde.Quando il cioccolato è fuso, si può passare ad aggiungere i cereali. L'attenzione maggiore in questa fase è di non mescolare con troppa forza, per non far rompere i corn flakes. Può essere ideale usare una spatola di silicone, che tratta il composto con morbidezza e aiuta a spalmare bene il cioccolato su tutta la superficie.

Aggiungendo i cereali poco alla volta, riusciremo a farli ricoprire bene tutti di cioccolato. Ecco un'accortezza per sapere che il nostro processo di mescolamento è giunto al termine: quando i corn flakes incominciano a non essere più completamente ricoperti di cioccolato, e dobbiamo fare un po' di fatica per "rivestirli" tutti, siamo giunti al punto finale del nostro impasto.

Non ci resta che disporre le "rose" su una superficie adatta: idealmente, il fondo di una teglia ricoperto con carta da forno o carta d'alluminio, preferibilmente spolverata con un poco di zucchero a velo.

Disponiamo all'incirca un cucchiaio di impasto per ogni dolcetto. Possiamo aiutarci a fare una pallina con un secondo cucchiaio, o anche usare un porzionatore da gelato. Se usiamo un porzionatore a molla, però, è meglio evitare di azionare la lametta circolare, che potrebbe rompere i corn flakes o grattare via il cioccolato dalla loro superficie.

Non dobbiamo preoccuparci di dare alle palline un aspetto particolarmente "artistico": se il cioccolato non si è ancora indurito, i corn flakes si disporranno abbastanza naturalmente a scaglie, coagulandosi in modo molto robusto attorno al nucleo centrale di cioccolato.

A questo punto, i dolci sono pronti per essere messi in frigorifero, dove si possono lasciare fino a un paio d'ore (dipende dalla consistenza dell'impasto), e quindi saranno pronti a essere serviti. A seconda dei gusti, e della temperatura dell'ambiente, possiamo tirarli fuori dal frigo anche un certo tempo prima di servirli.

Per chi vuole dare una spolverata finale di zucchero a velo, questa è consigliata prima di servire, o comunque dopo avere tolto i dolci dal frigo. Eccovi un video con una descrizione dettagliata del processo di realizzazione di questo dolce semplice e divertente, e paradossalmente sano, in quanto piuttosto basso in contenuto di zuccheri.

Poiché siamo ancora nei giorni della Risurrezione, salutiamoci con l'augurio pasquale:

Cristo è Risorto! Veramente è Risorto!

mercoledì 3 maggio 2017

Involtini di salmone

Una idea interessante dalla cucina francese, gli involtini di salmone sono facilissimi da cucinare e richiedono solo un po' di tempo. 

Ingredienti per 4 involtini

300 grammi di spinaci (surgelati)
3 mozzarelle
24 fogli di pasta fillo 
400 grammi di filetto di salmone
100 grammi di semi di sesamo 

Preparazione

Prendere gli spinaci e metterli a scaldare su una pentola finché non si ammorbidiscono: usate una base d'acqua o di olio, è indifferente. Nel frattempo imburrate con burro fuso i fogli di pasta fillo e sovrapponetene 6 per volta in modo da creare una base di 6 strati per ogni involtino. Disporre gli spinaci e 100 grammi di salmone per ogni involtino, sul quale porrete poi delle fettine di mozzarella; chiudere a sacchetto arrotolando su quattro lati iniziando da quello più prossimo al ripieno, come illustrato dall'immagine:


Dopodiché passate gli involtini nei semi di sesamo, deponeteli in una teglia non oliata e cuocete in forno per 10 minuti a 180°. Se si vuole, si possono mangiare accompagnati dalla salsa di soia.


Et voilà!


Le immagini e la ricetta vengono da Chefclub


lunedì 1 maggio 2017

Kroppkakor: le polpette dalla Svezia con furore

La ricetta dei mitici kroppkakor, una ricetta della Svezia settentrionale, da parte di un amico sposato con una ragazza svedese, direttamente da Gallivare! 

Ingredienti

500g di pancetta
burro, sale, pepe quanto basta
1 cipolla
500 g di patate
2 uova
3.5 dl di farina

Preparazione
Prima prepara il"fyllning": soffriggi in burro pancetta e cipolle entrambe ben sminuzzate, sala, pepa e lasciali freddare.  Per l'impasto, lessa le patate, schiacciale bene ovviamente senza buccia, unisci le uova e mescola bene; aggiungi la farina (potrebbe volercene un pó di meno o un po' di più, l'impasto deve essere ben asciutto e malleabile. Dopodiché ricava 20 "bitar"(pezzi) dall'impasto (saranno di diametro due-tre cm, devono sembrare degli gnocchi di una certa grandezza) e falli tondi; con un dito facci un incavo, mettici un po' del ripieno di pancetta e cipolla, e richiudi l'impasto sopra; cuocili in abbondante acqua salata finché non galleggiano, proprio come gli gnocchi normali. Servili accanto alla marmellata di lingon (mirtilli rossi, si trova  pure da Ikea)e burro fuso salato da versarci sopra. 


smaklig måltid! Buon appetito!


Riso di zucche e gorgonzola

Il riso, un alimento splendido, che viene usato sia come primo che come secondo, e in alcuni luoghi al posto del pane. Le ricette col riso sono una infinità, immense le varianti regionali soprattutto asiatiche. Ma oggi vi do una ricetta semplicissima, quasi infantile, quando vi avanza del formaggio e un po' di zucca, per trasformare un pugno di riso in un piatto appetitoso. 

Ingredienti per 4 persone

500 grammi di riso 
300 grammi di zucca
200 grammi di gorgonzola
pepe e sale quanto basta
1 patata 

N.B. le quantità dei due ingredienti principali possono variare, in base a quale sapore si preferisce... ricordatevi che la zucca è molto delicata mentre il gorgonzola è un formaggio molto saporito. 

Preparazione

Far bollire il riso. Nel frattempo pulite, sbucciate e tagliate a cubetti molto piccoli la patata. Pulite e affettate la zucca, per poi passarla nel frullatore finché non diventa una poltiglia. A questo punto mettete l'olio sul fuoco cui aggiungete in ordine le patate, il sale, la zucca, il pepe e il gorgonzola: mescolate ogni tanto finché non ottenete una bella crema e fin quando i cubetti della patata non sono ben cotti. A questo punto spegnete il fuoco e concentratevi sul riso: una volta cotto il riso, aggiungere la crema di zucche al riso e mescolare bene. Servire a tavola caldo, e se si vuole, spolverarvi sopra un po' di parmigiano grattugiato.