Chiunque abbia abitato anche solo un po' in un monastero greco non può non conoscere i loukoumi, deliziosi bocconcini gelatinosi che i monaci offrono a tutti i visitatori nella sala d'accoglienza del plesso monastico. Questi loukoumi sono un dolce recente, che secondo il sito The Taste of Greece, è arrivato in Grecia da Costantinopoli nel XIX secolo, ed è di provenienza turca (il nome arabo è rahat al-qum). La preparazione è piuttosto tecnica, ma lo sforzo val bene il risultato!
Ingredienti
2 tazze di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
1/2 tazza di amido di mais (maizena)
1/2 cucchiaio di cremor tartaro
2 cucchiai di acqua di rose
3 cucchiai di gelatina in polvere
zucchero a velo
Accorgimenti:
- Il cremor tartaro è un agente lievitante, fino a poco tempo si vendeva solo in farmacia, ma che tuttavia adesso si può trovare anche al Carrefour o nei negozi specializzati in prodotti naturali, come Naturasì.
- << L'acqua di rose >> si trova anche col nome di Giulebbe ed è una bevanda a base di acqua, rose, frutti di bosco e miele.
Preparazione
Prendere mezzo litro d'acqua e lo zucchero e unirli in una pentola pesante e far sciogliere lo zucchero a fuoco basso. Ponete poi un termometro da zucchero nella pentola e lasciate cuocere lo zucchero finché non tocca i 125 gradi, senza mescolare. Ricordatevi di pulire i bordi della pentola affinché lo zucchero schizzato ai bordi non cristallizzi e diventi caramello. Raggiunta la temperatura di 125 gradi, unire il succo di limone e mescolare. In un'altra pentola preparare nel frattempo la gelatina, la maizena e il cremor tartaro. Usando la frusta pian piano unire dell'acqua al nuovo impasto, mescolando continuamente fino ad ottenere una pasta. Aggiungere infine un altro po' d'acqua.
Adesso, mettete a fuoco medio la pentola con la pasta di gelatina mescolando per circa 5 minuti, o fino a quando il miscuglio bollirà addensandosi. Versate poi lo sciroppo di zucchero che abbiamo preparato prima nella pentola della gelatina, mescolando continuamente. Se vi fossero dei grumi, setacciare il contenuto della pentola affinché scompaiano. Riducete il fuoco al minimo e porre nuovamente il termometro nella pentola: lasciate il composto a bollire per circa un'ora, mescolando ogni tanto, finché non arriva alla temperatura di 110 gradi. Aggiungete poi l'acqua di rose finché non si sarà sciolta completamente nella pasta. Dopodiché, mettete a raffreddare la pentola a temperatura ambiente, dopodiché in frigo per 4 ore.
Servizio
Il dolce è pronto, ma vi è un modo specifico di servirlo, a cubetti. Pertanto, cospargete una teglia o il piatto da dolce di zucchero a velo, dopodiché usando un coltello bagnato nell'olio tagliate a cubetti di circa 3 centimetri la nostra pasta, e ancora passate i cubetti nello zucchero a velo. Disponete i cubetti nel vassoio e portateli pure in tavola!
I loukoumi si mangiano accompagnati da tè nero o da bevande rinfrescanti.
Variante:
Al posto dello zucchero a velo, passare i cubetti nella farina.
Variante:
Al posto dello zucchero a velo, passare i cubetti nella farina.
Nota finale:
Visto il grande tempo di preparazione, nei monasteri essi vengono cucinati ogni giorno in modo tale da garantire la presenza costante dei loukoumi sulla tavola degli ospiti. Per le famiglie, una singola pentola è capace di alimentare il nucleo familiare per diversi giorni.
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