Ciao a tutti!
Questa domanda, in effetti, potrebbe non sembrare faziosa. Che motivo c'è di etichettare la cucina? Forse che è impedita a chi non si professa di una certa religione? Potremmo rispondere che molte altre confessioni religiose nel mondo hanno la propria cucina (halal per i musulmani, kosher per gli ebrei) e che noi la consumiamo spesso come un delizioso pasto esotico, che ci piace assaporare per la sua differenza con la cucina nostrana. Il senso di questo blog è tutt'altro: è offrire a tutti una panoramica - certamente incompleta - di ricette proprie dei paesi tradizionalmente ortodossi, spesso legate ai cicli del digiuno quaresimale, che possano essere così preparate da tutti i cristiani ortodossi italiani, e da quanti vogliono assaporare il gusto semplice e genuino della cucina del passato, legata ai ritmi delle stagioni e delle tradizioni contadine.
Passiamo al nome. Agape. Anticamente, nei primi secoli della cristianità, le mense fraterne che seguivano le celebrazioni avevano questo nome, che significa "amore". Amore verso cosa, o verso chi? l'Agape era un pasto offerto a tutti coloro che entravano nella mensa cristiana, fossero poveri o ricchi, schiavi o liberi, cristiani o meno. Era uno dei segni del famoso << spezzare il pane comune >> che viene sovente ricordato come tratto dei primi cristiani. Speriamo dunque che questa piattaforma venga ricevuta con amore, perché l'intento non è ghettizzante ma al contrario mostrare, nella festa così come nei periodi di raccoglimento, come la vita cristiana permea ogni aspetto dell'esistenza, financo il nostro desco.
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