Riprendo su questo blog una
ricetta e una discussione che avevo iniziato nel 2009 sull’ottimo Veganblog.it
(una vera manna di informazioni per chi ama mangiare vegano): http://www.veganblog.it/2009/07/10/il-pane-del-profeta-ezechiele/
Allego anche due fotografie
scattate da Francesco, uno degli chef di Veganblog e di altri blog culinari, in
una sua rivisitazione della ricetta:
* * *
Nel Libro di Ezechiele, il
Signore comanda di cucinare un tipo speciale di pane, che il profeta dovrà
mangiare per un periodo di centonovanta giorni. “Prendi grano, orzo, fave,
lenticchie, miglio e farro, mettili in un recipiente e fattene del pane...”
(Ezechiele 4,9). Questa ricetta si avvicina a quello che i moderni dietologi
chiamerebbero un alimento completo; infatti, una combinazione di farine di
cereali e di legumi (in proporzione di due parti di cereali per una di legumi)
garantisce la massima capacità di assimilare le proteine (circa il 50% in più
di quelle che si potrebbero assimilare mangiando separatamente le stesse
quantità di cibo). Nella quantità descritta dal libro di Ezechiele (circa 200 g
al giorno), questo pane è in grado di offrire il sostentamento necessario a un
essere umano adulto per periodi molto lunghi. Se consumato in combinazione con
alimenti freschi (per esempio, frutta e verdura di stagione) può essere la base
di un’alimentazione sana e bilanciata. Di fatto, vi si fa spesso cenno negli
scritti ascetici cristiani quando si parla della razione quotidiana di pane per
monaci e monache. Il “pane di Ezechiele” è di gusto gradevole (grazie alla
combinazione di aromi delle diverse farine), e si conserva a lungo, come i
migliori tipi di pane integrale. Per preparare questo pane, si
può usare la farina di qualsiasi cereale o legume, a condizione di mantenere la
proporzione corretta: 2 parti di farina di cereali (anche di tipi diversi) per
1 parte di farina di legumi. Il grano, la segala e l’avena hanno il 30-35% in
più di proteine rispetto al riso, al mais, all’orzo o al miglio. I cereali
variano in valore calorico. Il pane può essere fatto
lievitare con diversi metodi (ricordiamo che le farine di alcuni cereali non
lievitano, per cui il processo di lievitazione, la sua durata e i suoi risultati
possono essere diversi a seconda delle farine che si vogliono usare
nell’impasto). Anche la durata della cottura potrà dipendere dal tipo di farine
usato, e dalla dimensione delle forme.
La ricetta del libro di
Ezechiele non dice nulla sulla presenza di lievito, ma dato che non se ne parla
in un contesto pasquale (piuttosto, è la base di una dieta protratta per molti
mesi), nulla impone che questo pane debba essere azzimo.
Qualche consiglio pratico
Vediamo come affrontare la
preparazione del pane di Ezechiele nella nostra dieta.
- In Italia non sono comuni
le farine di cereali diversi dal grano, e possono esserci problemi a trovare
farine di legumi. Per i primi tentativi, non lasciatevi scoraggiare da queste
difficoltà: potete benissimo usare un singolo tipo di farina di cereali e un
singolo tipo di farina di legumi, l’importante è mantenere le proporzioni di 2
a 1.
- La farina di legumi più
facile da trovare in commercio in Italia è sicuramente quella di ceci, che
serve a fare la farinata. Se usate farina di ceci, tenetela in acqua almeno una
notte prima di impastare, proprio come fanno i cuochi che preparano la farinata.
- Il discorso della farina
integrale varrebbe un intero capitolo a parte: tenendo conto che il profeta
Ezechiele non aveva a disposizione la farina bianca raffinata di oggi,
sentitevi tranquillamente autorizzati a usare farine integrali di ogni genere!
Posso testimoniare per esperienza che l’uso di farine integrali non fa altro
che aggiungere una nota interessante al già ricco sapore di questo pane.
- Se non ve la sentite di
fare in casa il pane di Ezechiele, potete sempre farvelo fare dal vostro
fornaio! La ricetta non è difficile, e i fornai sono sempre contenti di
sperimentare nuovi tipi di pane, ancor più uno con un pedigree storico
di tutto rispetto, come questo.
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